pvdf rivestimenti

Andiamo alla scoperta di uno dei rivestimenti industriali e commerciali più usati sul mercato. Vediamo quali sono le caratteristiche, i vantaggi e i modi di utilizzo.

Polivinilidenfluoruro o PVDF

Il PVDF è un fluoro-polimero termoplastico ottenuto per polimerizzazione del difluoruro di vinilidene. PVDF caratteristiche principali: facile lavorabilità, resistenza all’abrasione, elevata resistenza chimica, bassissimo attacco microbiologico.

Rivestimenti in PVDF

I rivestimenti in PVDF sono un sistema di strati a base di resina. Vengono utilizzati quando è necessario un rivestimento duraturo, resistente agli agenti atmosferici, allo sfarinamento, allo sbiadimento e ai raggi UV, offrendo al tempo stesso un’eccezionale protezione del substrato.

Le applicazioni sono molto varie, possono essere applicati al metallo sia prima che dopo la formazione. I rivestimenti sono applicati in fabbrica in applicazioni di rivestimento a spirale per tetti metallici, porte per garage e pannelli a parete o spray applicati a profilati di alluminio, finestre in alluminio,  grondaie, intradossi e parasole.

Membrana architettonica in PVDFAltre applicazioni attuali

Come abbiamo intuito sono tante le applicazioni che usano  il PVDF.  Questo rivestimento è adatto per produrre componenti che vengono utilizzati nell’industria chimica, farmaceutica, nucleare, alimentare, elettrica e automobilistica.
Il PVDF è utilizzato sulle strutture monostrato e multistrato, per produrre una grande varietà di rivestimenti. Le finiture sono utilizzate anche per le applicazioni architettoniche e nei processi di rivestimento di fili e cavi, estrusione di condotti e tubi ed estrusione di fibre.

Nuove applicazioni

PVDF e le sue proprietà piezoelettriche rendono possibile il progresso della tecnologia touch-screen e dei sensori di inclinazione che abbiamo imparato a conoscere usando tablet e smartphone. Con le proprietà piezoelettriche potenziate, il potenziale delle applicazioni in PVDF diventa ancora maggiore. Infatti è stato scoperto che con l’introduzione di nanotubi di carbonio nel PVDF, il potenziale piezoelettrico raddoppia. I nanotubi di carbonio, battezzati “buckyballs“, hanno quindi reso il PVDF il miglior materiale piezoelettrico finora conosciuto.

Nuovi studi cercano quindi di sfruttare questa maggiore capacità elettrica, ad esempio nel campo degli arti artificiali. il PVDF potenziato con buckyballs potrebbe infatti essere utilizzato nelle applicazioni che si contraggono e si rilassano in risposta a stimoli elettrici o di temperatura, quelle che, in altre parole, si comporterebbero come autentici muscoli. Ciò apre la possibilità per gli arti artificiali di potersi muovere e contrarsi più accuratamente in risposta agli stimoli.

Un test dimostra già che il PVDF potenziato può sollevare 16 chili e contrarsi del 50%. I ricercatori stanno anche valutando le possibilità di utilizzare il PVDF per risparmiare energia sugli aerei raccogliendo l’energia del movimento dei passeggeri.

Le innovazioni in fluoropolimero come queste continuano a essere sperimentate, e chissà quali e quante altre quali saranno a disposizione di tutti noi in un prossimo futuro.